Il Cubismo
Il termine "cubismo" non è un
termine programmatico, inventato dagli artisti, ma un ironico termine di comodo,
nato fortunosamente, che i pittori hanno accettato quasi per sfida:
"cubo" come aspetto della pittura che riduceva in principi geometrici
le forme naturali.
Nonostante
il termine evochi oggi l'immagine di un gruppo, di un movimento di avanguardia,
il contesto cubista non generò mai un vero e proprio "gruppo", ma
assunse le caratteristiche di una "scuola", di un "clima
diffuso", dato che ogni tentativo di connotare il Cubismo in termini
unitari è stato fatto a posteriori, una volta che le opere erano già state
eseguite.Gli stessi tentativi di sistemazione critica di Apollinaire, poeta
amico di Picasso, autore del libro "Les peintres cubistes" del 1913,
al di la delle geniali intuizioni, mostrano più di una forzatura.
Il Cubismo era nato, in realtà,quasi
clandestinamente diversi anni prima delle diverse teorizzazioni, per opera di
una brillante intuizione di Pablo Picasso (1881-1973), che tra il 1906-07,
dipinse Les demoiselles d'Avignon, modificando il corso della pittura di ricerca
in Francia, influenzando, nel giro di pochi anni, i pittori più avanzati
d'Europa. Picasso sembra tentare, da una parte, di portare avanti fino alle
estreme conseguenze la lezione di Cèzanne, dall'altra affrontare la questione
del Privitivismo, già posta da Matisse e dagli espressionisti tedeschi.
Infatti, è proprio lo studio della forma "primitiva" ad interessare
Picasso per la sua capacità di sintesi e per la sua potenzialità espressiva,
infatti, la forma del viso, il taglio degli occhi , sembrano riprese da certe
sculture iberiche del sesto secolo a.C.,oltre che dalle forme più radicali
dell'arte africana nelle sagome dei volti e dei corpi, che vengono delineate con
campiture piatte.
Accanto a Picasso, è intanto venuto ad
affiancarsi Georges Braque (1882-1963), che
darà vita con lui, fino agli anni della prima guerra mondiale, a un dialogo
destinato a
rimanere unico nell'arte del novecento. Oltre a questi, altri
pittori come Derain, Lèger e Delaunai convergeranno verso posizioni cubiste nel
1909-10.
Frattanto lo scultore rumeno Brancusi
andava elaborando, per conto suo a una raffinatissima speculazione sul
Primitivismo, che lo avrebbe portato a concepire forme spoglie, ma cariche di
una forza primigenia di grande astrattezza e levigatezza formale, che avrebbero
dato un contributo essenziale alla formazione del livornese Amedeo Modignani.
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