BERTINI ALBERTO
Sono nato nel 1976 a Carmagnola (TO), una cittadina graziosa che non ho mai visto, e vivo a Torino, città che amo e che scopro volentieri con lunghe passeggiate a testa in su.
Attualmente frequento con buoni risultati la facoltà di Architettura di Torino, cerco di dipingere nelle giornate di sole (favoriscono molto il "sentire"), mi diletto come grafico per diversi gruppi musicali.
Ho come l’impressione di disegnare da sempre e ho le prove dei tentativi di appuntare quasi tutto ciò che vedo. È un processo semplice, un istinto che sta alla base della mia pittura.
Gli schizzi sono la mia memoria e ogni quadro nasce dall’emozione che quell’istante cartaceo mi trasmette in una favorevole situazione d’animo. Sulla tela non riesco a lasciare altro che quel soggetto il cui significato risiede semplicemente nel significato della parola con cui esso viene indicato.
Nella maggior parte dei casi, le mie opere si generano da una naturale e momentanea compatibilità tra un soggetto ritratto (o testi letti) e il mio essere, ed il "sentire" si esplica quasi completamente nella composizione armonica delle forme e dei colori.
Sul piano formativo (non avendo avuto l’apporto di alcun tipo di scuola d’arte), l’aspetto più tecnico della mia pittura deve moltissimo a Marcello Marchi, pittore torinese, uomo umile e grande, maestro di vita e saggio conoscitore dei colori. Infatti nonostante mi sia prodigato dai 14 ai 18 anni per formarmi sull’esempio delle avanguardie, soltanto con il maestro, in un rapporto di confronto costruttivo, ho potuto capire la varietà dell’espressione artistica e il valore universale dell’armonia
compositiva.
Attualmente dipingo ad olio su tela, prevalentemente a spatola e sono particolarmente attratto dalla figura umana, intera o in dettaglio, sia essa statua o persona vera.
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