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5 maggio 1998
Un omaggio ad un luogo ricco di tradizioni ed intriso di storia, un luogo che è giusto conoscere meglio....
Sarno è un comune di poco più di 30mila abitanti della provincia di Salerno.
Trae il nome dall'omonimo fiume Sarno e fa parte geograficamente dell'Agro Nocerino Sarnese.
La sua economia si basa principalmente sulla produzione agricola e sull'industria conserviera, in particolare di pomodori (famoso il pomodoro San Marzano DOP) e olive.
Il 5 maggio 1998 il comune fu colpito, insieme con i vicini centri di Quindici, Siano e Bracigliano, da un gravissimo fenomeno franoso che interessò la metà del territorio, distruggendo molte abitazioni e facendo 137 vittime nella sola Sarno.

Il territorio di Sarno fu abitato a partire dall'epoca neolitica e fu sede probabilmente di diversi insediamenti indigeni (Osci e Sanniti, a partire dal IX secolo a.C. e che perdurò in epoca romana fino all'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Nell'VIII secolo il primo nucleo dell'attuale città di Sarno sorse ai piedi del castello fondato dal duca longobardo di Benevento. Nel 970 il precedente gastaldato fu eretto a contea e nel 1066 la città divenne sede vescovile.

Sarno seguì le sorti del Regno di Napoli, passato dai Normanni agli Svevi, sotto i quali il il feudo fu in possesso della famiglia d'Aquino.

Durante il dominio angioino la contea fece parte dei domini della corona e alla fine del XIV secolo fu affidata ai Brunnfort. Agli inizi del secolo successivo passò agli Orsini di Nola e alla fine del secolo a Francesco Coppola, che prese parte alla congiura dei baroni. Nel XVI secolo fu in possesso dei Tuttavilla, passando poi ai Colonna, ai Barberini. Questi ultimi conti feudatari vendettero il loro feudo nel 1690 al principe Giuseppe II de' Medici di Ottaviano e quindi il territorio sarnese entrò nell'orbita di quella città e di quella casata medicea, sotto cui divenne ducato, fino all'abolizione del feudalesimo nel 1810.

 

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Lucio Squillante
Luca Ferrara

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